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Tignanello 2019 Toscana IGT Antinori Mathusalem cassa in legno
Note Degustative
Tignanello 2019 si presenta di un colore rosso rubino. Al naso colpisce per la grande complessità: note di frutta
rossa, fragola e melograno, si alternano a delicati sentori di albicocca e pesche sciroppate, accompagnando eleganti
sfumature di vaniglia, fiori secchi, cioccolato e piacevoli sensazioni speziate di noce moscata; completano il bouquet
note di caffe, caramello e erbe aromatiche mediterranee. Al palato è avvolgente e aggraziato, con tannini setosi e
vibranti che conferiscono alvino vivacità, sapidità e persistenza gustativa; il retrogusto è caratterizzato da note di
caffè tostato e cacao amaro.
Stagione 2019
da condizioni climatiche regolari, con un inverno piuttosto freddo e con scarse precipitazioni, e un inizio di primavera fresco e piovoso, soprattutto nei mesi di aprile e maggio. L’estate è stata calda, senza eccessi termici, e caratterizzata da piogge leggermente superiori alla media che hanno permesso alle piante una corretta crescita sia della vegetazione che dei grappoli. A partire dalla fine di agosto e durante i mesi di settembre e ottobre, il clima ottimale ha consentito la perfetta maturazione di tutte le varietà coltivate nel vigneto di Tignanello. Le uve sono state vendemmiate a partire dalla seconda decade di settembre, iniziando con il Sangiovese, fino alla raccolta dei Cabernet ultimata il 16 ottobre.
Dati Storici
Tignanello è prodotto esclusivamente dall'omonimo vigneto che si trova presso Tenuta Tignanello su un terreno di
57 ettari esposto a sud-ovest, di origine calcarea con elementi tufacei, ad un'altezza tra i 350 e i 400 metri s.l.m.. È
stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barrique, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non
tradizionali, quali il Cabernet, e trai primi vini rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Tignanello, in origine
"Chianti Classico Riserva vigneto Tignanello" è stato vinificato per la prima volta da un unico vigneto con l'annata
1970, quando conteneva il 20% di Canaiolo e il 5% di Trebbiano e Malvasia, ed era affinato in piccole botti di
rovere. Con l'annata 1971 è diventato vino da tavola di Toscana, è stato chiamato Tignanello e con l'annata 1975
le uve bianche sono state totalmente eliminate. Dal 1982 la composizione è rimasta invariata. Tignanello viene
prodotto soltanto nelle annate migliori; non è stato prodotto nel 1972, 1973,1974, 1976, 1984, 1992 e 2002.